Come ci educano a essere prevedibili

Come ci educano a essere prevedibili


Educano a essere prevedibili fin da piccoli, con regole che sembrano innocue ma che, lentamente, spengono la possibilità di una scelta vera.


🔍 Il sistema non ti vuole libero. Ti vuole leggibile.
Per questo educano a essere prevedibili:
non per il tuo bene, ma per la loro comodità.
Chi è prevedibile è gestibile.
Chi è gestibile non fa domande.
Chi non fa domande tiene in piedi tutto.


📓 La scuola non premia la creatività. Premia la ripetizione.
Chi memorizza vince.
Chi copia bene è il modello.
Chi alza la mano è “bravo”,
ma chi la tiene abbassata e pensa,
è solo “distratto”.

Ci addestrano al consenso,
poi ci raccontano che siamo liberi.


🧠 La prevedibilità non è solo comportamento. È pensiero preformattato.
Ti insegnano cosa è giusto,
ma non ti insegnano a capire da solo.
Ti danno risposte prima che tu abbia imparato a fare domande.

E quando finalmente ne fai una vera,
ti dicono che sei problematico.


🔧 Ci educano con l’ansia di piacere.
Ti danno voti, approvazioni, badge, cuori, “like”.
Ma ogni approvazione che ricevi
ti allontana da ciò che sei davvero.
Perché inizi a scegliere
non per convinzione,
ma per conformità.

E tutto questo viene venduto come “crescita personale”.


🏛️ Un cittadino prevedibile è una risorsa stabile.
Non crea problemi.
Non cambia le regole.
Fa il suo.
E se vuole di più,
lo fa dentro il sistema —
senza mai mettere in dubbio le sue fondamenta.

La vera ribellione oggi non è urlare.
È pensare senza anticipare il copione.


🔊 Educano a essere prevedibili anche nel dissenso.
Ti danno alternative già pronte.
Ti fanno scegliere tra opzioni che sembrano opposte,
ma che portano tutte allo stesso posto:
il controllo.

La vera alternativa non si presenta.
Si costruisce.
Silenziosamente.
Fuori catalogo.


🕳️ Essere imprevedibili non significa essere caotici.
Significa essere autentici.

Significa non sapere già cosa penserai tra un mese.
Significa lasciare che l’esperienza ti cambi,
senza avere un ruolo da difendere.


🔹 Non è facile uscire da un copione scritto per te.
Ma il primo passo è accorgersi
che qualcuno ha già deciso come dovresti parlare, camminare, scegliere.

E allora inizi a rifiutare
il tono della voce collettiva,
la velocità imposta,
il ritmo della produttività.

Inizi a respirare fuori battuta.


📌 Uomo Fuori Traccia – Articolo #21
🧭 Non esiste libertà dove tutto è previsto. L’autenticità non è programmabile.


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Scrive da un punto imprecisato tra il mondo che c’è e quello che potrebbe esistere.

Non cerca follower, cerca fenditure.
Non insegna nulla, ma disobbedisce per mestiere.
La sua mappa non ha nord: ha crepe, deviazioni, direzioni non autorizzate.
Vive in silenzio, ma scrive forte.
È uno che cammina fuori traccia.
E non per sbaglio.