Fratture

Fratture

Fratture è la categoria di Uomo Fuori Traccia dedicata a quei momenti in cui qualcosa si spezza. Dentro o fuori. È il punto di non ritorno. Il bordo sottile tra ciò che eri e ciò che stai diventando, anche se non lo sai ancora. Le fratture non si cercano: accadono. Ma quando accadono, ti obbligano a guardare.

Questa categoria non parla di crisi come ostacolo da superare, ma come portale. Ogni frattura è una soglia. Una fenditura che interrompe la narrazione ufficiale della tua vita. Una crepa nella mappa, una vibrazione nel suolo delle certezze. Qui si raccontano i momenti in cui la realtà si piega, il controllo salta, e tu ti ritrovi nudo davanti al vuoto.

Fratture è il luogo in cui si esplora cosa succede quando smetti di funzionare secondo le aspettative. Quando crolla un’identità, un ruolo, un’illusione. Quando fallisci in pubblico. Quando perdi qualcosa che credevi tuo per sempre. Quando qualcosa ti toglie il fiato, ma non è bellezza: è crollo.

Non c’è consolazione qui. Non c’è morale. Solo una verità scomoda: la frattura è necessaria. Senza frattura non c’è rinascita. Senza frattura non c’è accesso a versioni più profonde di te. È nella frattura che si scioglie il copione. È lì che il pensiero si contorce e si riforma.

Ogni articolo è un terremoto lento. Una testimonianza interiore. Una strategia per stare nel mezzo della crepa senza tapparla. Perché non tutto va aggiustato subito. Alcune crepe devono restare aperte. Fino a quando non mostrano cosa c’era dietro il muro.

Fratture non è il racconto del dolore. È il racconto della trasformazione che inizia solo quando smetti di voler tornare com’eri prima.
È il momento in cui — finalmente — il rumore si rompe. E si sente chi sei.


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Autore

Scrive da un punto imprecisato tra il mondo che c’è e quello che potrebbe esistere.

Non cerca follower, cerca fenditure.
Non insegna nulla, ma disobbedisce per mestiere.
La sua mappa non ha nord: ha crepe, deviazioni, direzioni non autorizzate.
Vive in silenzio, ma scrive forte.
È uno che cammina fuori traccia.
E non per sbaglio.